I gestori degli stabilimenti balneari siciliani hanno manifestato a Palermo per esprimere la loro opposizione alle gare per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime. La protesta, organizzata dalle principali associazioni di categoria, ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore provenienti da tutta l’isola.
Le ragioni della protesta
I balneari siciliani contestano la decisione del governo di mettere a bando le concessioni demaniali, temendo che ciò possa compromettere la stabilità delle loro attività e favorire grandi gruppi imprenditoriali a discapito delle piccole realtà locali. Secondo i manifestanti, le gare non terrebbero conto degli investimenti effettuati negli anni dagli attuali concessionari per migliorare i servizi offerti ai turisti.
Le richieste degli operatori
Durante la manifestazione, i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno avanzato specifiche richieste alle istituzioni regionali e nazionali:
- Tutela delle imprese familiari: Salvaguardare le piccole e medie imprese che da generazioni gestiscono gli stabilimenti balneari.
- Riconoscimento degli investimenti: Valorizzare gli interventi migliorativi realizzati dai concessionari attuali sulle strutture e sui servizi.
- Proroga delle concessioni: Estendere le concessioni in essere per garantire continuità lavorativa e certezze sul futuro.
Le reazioni politiche
La protesta ha suscitato diverse reazioni nel panorama politico regionale e nazionale. Alcuni esponenti hanno espresso solidarietà verso i balneari, riconoscendo l’importanza del settore turistico per l’economia siciliana e sottolineando la necessità di trovare soluzioni che bilancino le normative europee con la tutela delle imprese locali. Altri, invece, hanno evidenziato l’obbligo di conformarsi alle direttive comunitarie che impongono la messa a gara delle concessioni demaniali.
Prospettive future
Nonostante la forte opposizione manifestata, il percorso verso le gare per l’assegnazione delle concessioni sembra ormai tracciato. Tuttavia, le associazioni di categoria hanno dichiarato l’intenzione di proseguire la loro battaglia, sia attraverso ulteriori mobilitazioni che per vie legali, al fine di tutelare i diritti degli operatori balneari siciliani e garantire la sopravvivenza delle loro attività.