Le città di Rimini e Riccione hanno ufficializzato la decisione di prorogare le concessioni balneari fino al 31 dicembre 2027. Questa scelta si inserisce in un contesto complesso, caratterizzato dalle incertezze legate alla Direttiva Bolkestein e al futuro delle concessioni demaniali marittime in Italia.
Un intervento per garantire continuità al settore
Le amministrazioni comunali delle due località romagnole hanno giustificato la proroga con l’intento di assicurare maggiore stabilità ai gestori e alle loro attività, messe a dura prova dall’incertezza normativa degli ultimi anni. Questa misura vuole essere un segnale di attenzione verso un comparto economico cruciale per il turismo locale.
Reazioni dal settore balneare
La decisione è stata accolta con favore dai concessionari, che vedono nella proroga una possibilità di pianificare meglio le proprie attività, pur consapevoli che si tratta di una soluzione temporanea. Rimangono infatti le preoccupazioni legate all’applicazione della Direttiva Bolkestein e alla necessità di una riforma complessiva del settore.
Un futuro ancora incerto
Nonostante questa proroga, il futuro delle concessioni balneari resta incerto. Il governo italiano dovrà affrontare la questione in modo strutturale, per garantire un equilibrio tra le normative europee e le esigenze delle imprese locali.
Con questa estensione al 2027, Rimini e Riccione hanno comunque dimostrato di voler sostenere i propri operatori balneari, consentendo loro di affrontare con maggiore serenità i prossimi anni.