IL MAGAZINE

Il blog di Spiagge.it

Tempo di lettura: 2 min

Accesso alle spiagge: le regole da seguire e i diritti dei bagnanti

Anche in spiaggia, sia che si tratti che si tratti di stabilimenti balneari o di tratti di costa libera, ci sono delle regole che riguardano sia i gestori che i clienti.

Trattandosi di un bene pubblico demaniale, l’accesso al mare dovrebbe essere sempre consentito libero e gratuito anche in presenza di stabilimenti balneari.

A tal proposito, la legge  [1] art. 11 co. 2 lett. d) L. n. 217 del 15.12.2011 sancisce  “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”.

Si parla di “battigia” vale a dire la linea su cui batte e si infrange l’onda e la cui ampiezza varia a seconda del moto ondoso e delle maree, e non di intera spiaggia che deve essere lasciata accessibile a tutti i bagnanti.

Il principio di cui sopra vale non solo per le spiagge libere ma anche per gli stabilimenti balneari, i cui gestori hanno, in base alla legge [2] Art. 1, co. 251, L. n. 296/2006 “l’obbligo di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione”.

Di base quindi chiunque può accedere all’interno di uno stabilimento e transitarvi per raggiungere la battigia, diverso è se il cliente decide di usufruire dei servizi messi a disposizione dello stesso, che vengono naturalmente erogati dietro pagamento.

E se uno stabilimento decidesse di impedire l’accesso alla battigia?

Questo non è uno scenario possibile in quanto, come detto sopra, i bagnanti hanno il diritto di raggiungere la spiaggia dato che si tratta di bene pubblico demaniale anche quando viene concessa a privati.

Il diritto di cui i gestori possono disporre in modo legittimo è il pagamento dei servizi disponibili: lettini, ombrelloni, sdraio, ristorante, ecc.

Regole spiagge: attività consentite sulla battigia

Tutti i bagnanti hanno diritto ad accedere alla battigia e di conseguenza non è consentito ai gestori di occupare la fascia di rispetto di 5 metri con i loro ombrelloni.

Ma quali sono le attività consentite ai bagnanti? Naturalmente l’occupazione provvisoria legata ad attività di jogging o, molto più semplicemente appoggiare i propri indumenti per concedersi un bagno. Consentite sono anche attività sportive come racchettoni e pallone purché non disturbino gli altri bagnanti.

Non è invece consentito lasciare oggetti ingombranti e in particolare piantare ombrelloni e lasciarli fino al giorno successivo.

Stabilimenti vs spiagge libere: chi definisce gli spazi

Per legge dev’esserci bilanciamento tra le spiagge libere e quelle attrezzate. Gli spazi adibiti alle prime sono variabili e definiti dal Comune in cui si trovano; inoltre, è il Comune che nel progetto di utilizzo del demanio è tenuto a motivare le ragioni e i criteri in base ai quali sono stati suddivisi gli spazi.

Le spiagge libere possono essere penalizzate da criticità legate all’accessibilità e di conseguenza devono essere facilmente usufruibili grazie alla presenza di varchi di accesso.

Quali sono i diritti e i doveri dei bagnanti 

In breve abbiamo già detto che i bagnanti possono sostare sulla battigia e che possono transitare negli stabilimenti per accedervi.

Va da sé che hanno il dovere di evitare situazioni di fastidio o di pericolo ad altri, non possono usufruire dei servizi degli stabilimenti senza pagare e devono occupare la spiaggia in modo da renderla fruibile in modo uniforme a tutti.
Altro divieto per i bagnanti è quello di appiccare fuochi in spiaggia, di abbandonare rifiuti e di portare armi.

Gli ultimi articoli

Set your categories menu in Theme Settings -> Header -> Menu -> Mobile menu (categories)
Create your first navigation menu here
Start typing to see posts you are looking for.