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Se da una parte il periodo pandemico aveva profondamente modificato le normative non solo di coesistenza pubblica ma anche le regole di distanziamento degli stabilimenti balneari causa Covid, è bene ricordare che, in mancanza di nuove ondate di contagi, nel 2023 tornerà tutto alla normalità.
Se sei un gestore di una concessione balneare sei nel posto giusto: noi di Spiagge.it ti aiutiamo a capire come distanziare gli ombrelloni nel rispetto delle normative attuali.
Ritorno alla normalità in spiaggia: il distanziamento dopo il Covid
Il Ministero della Salute ha pubblicato nel 2022 le linee guida da seguire alla conclusione dello stato d’emergenza, con regole da seguire e altre normative, più stringenti, che sono state abrogate.
Detto questo, dobbiamo specificare che ogni Regione decide un po’ per sé, e talvolta anche i Comuni prendono decisioni autonome in materia. Laddove non sia presente una regolamentazione locale specifica, si fa riferimento alla norma più ampia, in quest’ordine: Comune 🡪 Regione 🡪 Italia.
Distanziamento tra ombrelloni nel 2023
Ogni postazione dotata di ombrellone in Italia dovrebbe prevedere un’area di 7,5 metri quadrati di spazio libero. Durante il Covid, lo spazio era salito a 10 metri quadrati.
Per spiegarci meglio, è previsto che la distanza tra le file di ombrelloni sia di circa 3 metri, mentre la distanza tra ombrelloni della medesima fila deve essere di 2,5 metri.
E per le attrezzature da spiaggia?
Si torna alla normalità anche in materia di distanziamento tra attrezzature da spiaggia, come lettini o sedie a sdraio. Nel caso in cui questi fossero posizionati lontano da un ombrellone, decade la regola per cui debbano essere distanziate di almeno un metro l’uno dall’altro.
Naturalmente il fatto che non esistano direttive non significa che sia una buona idea mantenere troppa vicinanza tra sedie e lettini. La distanza non è solo una misura sanitaria ma anche una strategia di pianificazione della spiaggia attraverso la quale è possibile mantenere un certo livello di privacy e comfort.
Insomma, se da una parte le normative di sicurezza sui contagi imponevano una specifica quantità di spazio tra un attrezzo e l’altro, adesso questa regola è decaduta per migliorare l’ottimizzazione degli spazi nelle spiagge attrezzate. L’ideale rimane comunque assecondare la conformazione della spiaggia e farsi guidare dal buon senso, così da permettere a tutti i clienti di sfruttare la spiaggia senza creare spiacevoli assembramenti.
Sanificazione dei lettini e delle attrezzature
Nel rispetto delle normative ma anche dell’igiene e della pulizia degli stabilimenti, i gestori sono ancora tenuti a sanificare e disinfettare con frequenza:
- le aree comuni
- gli spogliatoi
- le cabine
- le docce
- i servizi igienici
Quando vanno eseguite queste pulizie? Nelle indicazioni fornite dalla normativa è specificato che a fine giornata dev’essere eseguita la pulizia di tutte le aree che abbiamo menzionato. In base alla rotazione dei clienti e alla quantità di persone, però, potrebbe essere necessario valutare anche un turno di pulizia a metà giornata per garantire il massimo comfort ai bagnanti.
Per quanto riguarda i lettini e le sedie a sdraio, invece, la pulizia è consigliata ogni volta che cambia il cliente o il nucleo famigliare e, in ogni caso, a fine giornata, ogni giorno di apertura dello stabilimento.
Distanziamento degli ombrelloni nelle spiagge libere
Per quanto riguarda le spiagge libere la questione è differente. Infatti, non esiste più l’obbligo pandemico di rispettare il metro di distanza tra un ombrellone e l’altro. Al momento di fatto non sussiste l’obbligo di distanziamento tra un ombrellone e l’altro nelle spiagge libere.
Il fatto però che non esista una distanza minima obbligatoria non implica che gli ombrelloni vadano sistemati l’uno attaccato all’altro. In altre parole, il Ministero fa appello alla responsabilità individuale.
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