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Tempo di lettura: 3 min

Pulizia spiagge: a chi compete e come farla

La pulizia delle spiagge è un tema spinoso e tocca non solo i turisti ma in particolar modo anche i gestori degli stabilimenti balneari. Del resto, la spiaggia pulita costituisce la miglior prima impressione possibile che si possa fare a un nuovo cliente, attira nuovi turisti e migliora la qualità dell’intero stabilimento. 

Questa operazione, svolta scrupolosamente ogni mattina o sera dai responsabili della spiaggia, può rivelarsi complessa. Negli ultimi anni il problema dell’inquinamento dei mari si è accentuato notevolmente, e ogni giorno le onde restituiscono rifiuti e plastica in grandi quantità.

Mantenere la spiaggia pulita non rappresenta solo un modo per attirare nuovi clienti ma anche un veicolo attraverso il quale sensibilizzare il turismo a questo problema e un modello virtuoso da cui prendere spunto. Insomma: la pulizia della spiaggia presenta innumerevoli vantaggi.

Come si pulisce la spiaggia di uno stabilimento balneare?

La prima regola d’oro per pulire uno stabilimento balneare è quella naturalmente di non contribuire attivamente all’incremento del volume dei rifiuti. L’installazione capillare di cestini per i rifiuti, debitamente differenziati, aiuterà a far sì che i turisti sappiano dove riporre gli scarti della giornata. 

All’interno della zona bar o della zona ristorante, così come in tutte le aree ricreative, dovrebbero essere collocati degli appositi cestini multi-sacco, possibilmente camuffati per non dare troppo nell’occhio e mantenere un’estetica del luogo ordinata e gradevole, al fine di permettere il corretto smaltimento dei rifiuti. 

Se questo accorgimento fosse sufficiente sarebbe davvero fantastico, ma chiunque abbia uno stabilimento sa benissimo che non è così. Ecco perché è importante prevedere dei turni di pulizia per la raccolta dei rifiuti in spiaggia. Essi dovrebbero essere effettuati:

  • su base quotidiana, per rimuovere il grosso dei rifiuti;
  • su base periodica, per pulire la sabbia in profondità e con la massima cura.

Plastica e detriti naturali: gli obblighi dello stabilimento per la valorizzazione del lido

Ogni giorno il mare porta a riva una quantità importante di detriti naturali: rami, conchiglie, alghe e soprattutto rifiuti. Un’acqua piena di alghe o di rifiuti risulta poco invitante per la balneazione e, soprattutto, lascia un’impressione sgradevole ai turisti, che tenderanno a rivolgersi ad altri impianti di balneazione. 

Per pulire efficacemente la sabbia potrebbe essere necessario ricorrere a rastrelli (su base quotidiana) e utilizzare macchine movimento sabbia (per la pulizia della spiaggia periodica). Questi dispositivi setacciano la sabbia e, grazie alle vibrazioni, consentono di individuare rifiuti, facilitandone l’estrazione.

Il rastrello svolge una funzione molto importante anche per la rimozione delle alghe sulla battigia, le quali dovranno essere efficacemente allontanate e rimosse.

Ultimo step ma non per importanza è quello che riguarda la sistemazione della sabbia. Dopo la pulizia, le aree sabbiose devono essere livellate e pareggiate in modo da consentire la deambulazione in tutta sicurezza della clientela.

Questi sono gli obblighi di base che ogni stabilimento balneare dovrebbe rispettare in maniera scrupolosa per tutti i motivi che abbiamo già menzionato.

H2: Ogni Regione ha regole diverse

In conclusione, è importante ricordare che ogni Regione tende a regolamentare in maniera differente la pulizia delle proprie spiagge. Molti Comuni, infatti, prevedono ad esempio che il gestore della concessione balneare abbia l’obbligo di pulizia della spiaggia tutto l’anno.

Il motivo? La spiaggia è un luogo pubblico e pertanto, anche se lasciato in concessione a privati, tutti hanno diritto di visitarla o utilizzarla sulla battigia trovandola pulita e in ordine. 

H2: La pulizia delle spiagge pubbliche: chi la fa?

La pulizia della spiaggia demaniale pubblica, ovvero quella che comunemente viene chiamata libera, è a carico del Comune. Alcune Regioni sanciscono che i proprietari delle concessioni balneari limitrofe hanno l’obbligo di pulire anche la spiaggia pubblica vicina (anche se non appartenente alla loro concessione).

Se sei il responsabile, ti occupi della gestione della spiaggia, hai una spiaggia libera limitrofa e non sai se la sua pulizia è di tua competenza, il consiglio è quello di consultare il Comune e informarsi sulle normative vigenti.

Ogni Regione ha regole diverse

In conclusione, è importante ricordare che ogni Regione tende a regolamentare in maniera differente la pulizia delle proprie spiagge. Molti Comuni, infatti, prevedono ad esempio che il gestore della concessione balneare abbia l’obbligo di pulizia della spiaggia tutto l’anno.

Il motivo? La spiaggia è un luogo pubblico e pertanto, anche se lasciato in concessione a privati, tutti hanno diritto di visitarla o utilizzarla sulla battigia trovandola pulita e in ordine. 

La pulizia delle spiagge pubbliche: chi la fa?

La pulizia della spiaggia demaniale pubblica, ovvero quella che comunemente viene chiamata libera, è a carico del Comune. Alcune Regioni sanciscono che i proprietari delle concessioni balneari limitrofe hanno l’obbligo di pulire anche la spiaggia pubblica vicina (anche se non appartenente alla loro concessione).

Se sei il responsabile, ti occupi della gestione della spiaggia, hai una spiaggia libera limitrofa e non sai se la sua pulizia è di tua competenza, il consiglio è quello di consultare il Comune e informarsi sulle normative vigenti.

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