Tutti coloro che dispongono di uno stabilimento balneare sanno quanto possa essere stimolante, e al tempo stesso complicato, trasformare il lido in un’oasi perfetta per il relax dei propri clienti.
Hai in gestione i bagni e vorresti aprire un ristorante in spiaggia? Noi di Spiagge.it siamo qui per aiutarti a capire tutto quello che ti servirà per partire con questo progetto, fornendo anche qualche consiglio ai gestori che già dispongono di un’attività di ristorazione.
Di cosa hai bisogno per aprire un ristorante in spiaggia?
La prima cosa da fare è individuare lo spazio giusto per il ristorante sulla tua spiaggia e pianificare un’area dello stabilimento da dedicare al tuo progetto di ristorazione.
Il primo consiglio è quello di individuare un posto tranquillo, dotato di una bella vista sul mare e se possibile distante dall’area bar (generalmente più rumorosa). Per aprire uno ristorante in spiaggia avrai inoltre bisogno di:
un’iscrizione alla Camera di Commercio, all’Inps e all’Inail, con la conseguente apertura di una partita IVA. Tutte queste operazioni possono essere eseguite mettendosi in contatto con un bravo commercialista, il quale si rivelerà fondamentale per smaltire la burocrazia;
- un patentino per la somministrazione degli alimenti. Si chiama SAB, ma potresti conoscerlo anche con l’acronimo “REC”. È un corso a frequenza con esame finale ed è necessario frequentarlo al fine di gestire un’attività di commercio o somministrazione di alimenti e bevande in sicurezza. Avrai bisogno di un SAB di TIPO A, ovvero di un patentino dedicato alla ristorazione che prevede anche la somministrazione di bevande con un contenuto alcolico superiore al 21%;
- superare il corso HACCP, da non confondere con il SAB. Il titolare o uno dei soci dovrebbero conseguire l’abilitazione e ottenere l’attestato Hazard Analysis and Critical Control Point (ex libretto sanitario). Questo corso permette di formarsi non solo sul controllo durante la produzione degli alimenti, ma anche sulle normative dedicate all’igiene e alla sanificazione degli ambienti, in maniera da cucinare in massima sicurezza e fornire pasti a norma di legge.
Va da sé che se desideri aprire un ristorante in spiaggia dovrai anche essere in possesso di una concessione balneare.
Tieni presente che a contravvenire a uno di questi punti, e in particolare, in assenza di attestato HACCP si rischia molto: ad esempio, multe fino a 40mila euro per la mancata igienizzazione degli ambienti.
Pianificare lo spazio in ottica di sicurezza e inclusività
Il comfort dei clienti dovrebbe sempre essere al primo posto, ma con un occhio di riguardo anche per la sicurezza e l’inclusività. Un ristorante sulla spiaggia deve seguire le normative di accessibilità per i disabili e per tutti coloro che sono dotati di mobilità limitata, come per esempio gli anziani.
La pianificazione dell’area di ristorazione dovrebbe prevedere delle rampe, dunque, ma anche una razionalizzazione degli spazi in ottica di un possibile passaggio di carrozzine o di persone con deambulatore.
Ti consigliamo di lasciare almeno un distanziamento di circa 50-60 centimetri tra un tavolo e l’altro, ma si possono prevedere camminamenti più ampi in maniera da consentire più privacy tra un tavolo e l’altro e da agevolare gli spostamenti tra i tavoli di clienti e dello staff del tuo ristorante.
Noi di Spiagge.it siamo qui per aiutarti a razionalizzare e gestire al meglio gli spazi del tuo stabilimento balneare grazie all’utilizzo di un gestionale per spiaggia. Scopri tutte le funzionalità del software di Spiagge.it: servizi di prenotazioni, pagamenti e molto altro ancora che ti permettono di focalizzarti sulle attività che per te contano davvero.