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Cartelli segnaletici in spiaggia: quali sono e perché sono importanti

La cartellonistica potrebbe sembrare un problema secondario quando si ha a che fare con le grandi questioni legate alla gestione di uno stabilimento balneare. Ci sono tante cose a cui pensare che tanto spesso i cartelli segnaletici in spiaggia passano in secondo piano. E questo, a livello di fruizione degli spazi e di informazione, può essere un problema.
In questo articolo proviamo a trovare tutte le risposte che possono servire ai gestori degli stabilimenti balneari che vogliono migliorare la segnaletica presente nel lido, adeguandosi agli standard normativi necessari alla certificazione ISO 13009.

Segnaletica in spiaggia: quali cartelli non devono mancare

Chi pensa che i cartelli siano poco utili si sbaglia. Tanto per cominciare, per esempio, si tratta di un sistema informativo che, una volta esposto, permette al gestore dello stabilimento di non doversi assumersi alcune responsabilità in caso di imprevisti.
Per esempio, che cosa potrebbe accadere nel caso in cui un turista straniero decidesse, colto dall’entusiasmo, di tuffarsi in mare quando sventola la bandiera rossa? In assenza di un cartello chiaro a riguardo, potrebbe essere il gestore a doversi assumere la responsabilità di questo gesto incauto.

Che cosa si mette nei cartelli in spiaggia? La risposta non può essere tutto anche perché l’eccesso di segnali e informazioni equivale alla loro assenza.
Chi mai si fermerebbe più di due minuti a leggere la segnaletica della spiaggia?
Esistono però alcuni cartelli obbligatori:

  • i cartelli dedicati alle ordinanze della guardia costiera e del Comune. Questi variano di regione in regione e talvolta, come si può intuire, da un Comune all’altro;
  • la Bandiera Blu, nota certificazione e riconoscimento di elevati standard di qualità delle acque, richiede poi una cartellonistica dedicata. 

Rimane però un grande dubbio: quanti pericoli possiamo ragionevolmente elencare sui cartelli presenti negli stabilimenti balneari? Ha senso menzionare che l’acqua è spesso popolata dalle meduse, o che si rischia di immergersi e calpestare animaletti che possono pungere o pizzicare?
Facciamo qualche esempio di cartello che potrebbe essere necessario all’interno del tuo stabilimento, anche in base alla sua conformazione e naturalmente alla zona geografica su cui sorge:

  • divieto di tuffarsi di testa dalle scogliere: potrà sembrare inutile, per esempio, sulla riviera Romagnola, ma potrebbe rivelarsi un consiglio prezioso in una caletta circondata da rocce che sembrano fatte per essere trampolini naturali. E non lo sono, anzi, potrebbero rivelarsi pericolose!
  • divieto di pesca, qualora fosse un problema frequente o un elemento di disturbo per i bagnanti;
  • divieto di accensione di fuochi;
  • divieto di campeggio;
  • divieto di abbandono dei rifiuti;

Un altro elemento che potrebbe rilevarsi importante in alcune spiagge è la presenza di buche, nella sabbia o nelle rocce. Una buca è fonte di incidenti, specialmente quando non segnalata.
È importante mantenere un tono pacato per la propria cartellonistica, eccezion fatta per pericoli concreti alla salute dei bagnanti. Meglio evitare l’allarmismo del calibro di “DIVIETI ASSOLUTI” o “FARE QUESTA COSA È SEVERAMENTE PROIBITA”.

Segnaletica in spiaggia e certificazione ISO 13009

Accessibilità e cartellonistica svolgono ruoli molto importanti nella gestione dei clienti all’interno dello stabilimento balneare. Uno stabilimento che ambisce alla certificazione ISO 13009 deve attrezzarsi per dare vivibilità al proprio stabilimento anche ai diversamente abili con strutture adeguate.
Deve anche essere in grado di comunicare efficacemente e con chiarezza i potenziali pericoli, i servizi a disposizione e l’ubicazione delle varie strutture.
Va da sé che la parola accessibilità non riguarda solo certe fasce di turisti, ma tutti quanti. Gli ospiti si smarriscono spesso, o sembrano completamente ignari di un servizio a disposizione? La segnaletica può fare la differenza nel modo in cui si comunica con gli avventori, migliorando significativamente l’esperienza complessiva.
Ogni ente di certificazione è pronto a fornire un elenco completo di tutte le cartellonistiche necessarie a poter superare le prove documentali e il sopralluogo necessari a ottenere l’ISO 13009 – che rimane una certificazione volontaria. Questo elenco può variare in base alle direttive specifiche dell’ente.

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